Tour Down Under 2019, Sanchez può ripetersi 15 anni dopo? “Prendo la corsa come viene, giorno dopo giorno, vedremo…”

Luis Leon Sanchez continua a provarci al Tour Down Under 2019. Piazzato nella seconda tappa in cui ha provato ad anticipare i big dello sprint, il capitano della Astana ha confermato un ottimo colpo di pedale nella frazione odierna. Correndo con più prudenza, ha aspettato a produrre il suo sforzo per concludere con una bella seconda posizione, battuto dal solo Peter Sagan (Bora-hansgrohe) sul traguardo di Uraidla. Terzo lo scorso anno sullo stesso arrivo, ma con un finale diverso, quest’anno lo spagnolo si è migliorato di un posto, che vale anche secondi di abbuono aggiuntivi e, con una frazione impegnativa in più rispetto al passato, potrebbe anche rivelarsi candidato al successo finale (lui che vinse la corsa australiana già nell’ormai lontano 2005).

“Non sono ancora al 100%, quindi prendo la corsa un po’ come viene, giorno per giorno, poi vedremo cosa avrò ottenuto a fine settimana”, commenta senza fare proclami il 35enne iberico. Intanto, per domani è lo stesso Sagan a farne il grande favorito, perlomeno di giornata, con l’arrivo di Campbelltown in cui potrebbe raccogliere altri secondi preziosi, oltre evidentemente al successo parziale. Al momento è terzo nella generale, con nove secondi di ritardo da Patrick Bevin (CCC), intenzionato a vendere cara la pelle, e con sei secondi guadagnati sui grandi favoriti della corsa.

Tornando alla frazione odierna, il murciano intanto si complimenta con lo slovacco, che lo ha nuovamente battuto. “È stata una giornata molto calda, quindi la tappa era ancor più difficile – aggiunge – C’è stato un ritmo elevato sin dalla partenza e nella seconda parte la tappa presentava un profilo difficile. Nel finale ho fatto del mio meglio, ma quando fai una volata contro Sagan, se lui è in forma, diventa complicato batterlo”.

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